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La paraculaggine d’o comandante


La faccia di palta di Straker e Zret non conosce limiti e lo confermano ad ogni loro nuova uscita. Dopo aver bellamente stuprato buon senso, logica, metodo scientifico e principi della giurisprudenza, adesso hanno deciso di dare il colpo di grazia anche a qualsiasi deontologia della corretta informazione, che comunque avevano già dilaniato abbondantemente.

Per fornire una buona informazione sono necessarie serietà ed onestà, cose di cui i due Marcianò Bros sono carenti assai, come evidente dalla lettura di questo blog.
In particolare sono necessari due requisiti fondamentali e cioè:
  • fornire fonti documentate ed attendibili (basarsi su dicerie non verificate non costituisce certo informazione imparziale, bensì becero pettegolezzo)
  • mostrare tutto, ma proprio tutto, il materiale in proprio possesso (mostrare solo e unicamente ciò che fa comodo alle proprie tesi, nascondendo e tacendo il resto, non è informazione imparziale ma bieca propaganda)
Inutile dire che entrambe tali primarie condizioni sono state abbondantemente calpestate dall'ineffabile duo.

Per quanto riguarda il primo punto, per rendersene conto basta prendere un loro post a caso per accorgersi che sono infarciti di «è provato» di qui ed «è acclarato» di là, ma praticamente sempre senza citare dove trovare le presunte prove tanto sbandierate: le loro “autorevoli” fonti non sono niente altro che sé stessi, oppure altri sciachimisti, che citano altri sciachimisti, che citano altri sciachimisti e così via all’infinito senza mai riuscire a giungere alla fonte originale da poter verificare.
Un esempio su tutti, la tanto osannata Rosalind Peterson (che manco si capisce cosa faccia nella vita, dato che nello stesso articolo viene presentata contemporaneamente come agronoma, professoressa e financo ricercatrice) citata in tutti i siti sciachimisti insieme alle sue sconvolgenti analisi effettuate in California. Peccato che di queste fantomatiche analisi non si riesca a trovare traccia in giro manco a pagarle oro: io ci ho già perso abbastanza tempo, quindi invito eventuali volenterosi lettori a provare a rintracciarle e, nel caso di una ricerca fruttuosa, a fornitemele.

Per quanto riguarda il secondo punto, invece, per avvedersene è sufficiente sfogliare le discussioni vertenti sulle «scie chimiche» ospitate da siti terzi, cioè quelli non direttamente controllati dagli sciachimisti e dove quindi è possibile replicare alle loro corbellerie senza essere censurati preventivamente, cancellati a posteriori e/o bannati come avviene di regola nei blog e forum di stretta osservanza della fede sciachimista.
Facendolo ci si accorge che Starker, Zret e adepti assortiti sono stati frequentemente avvisati di aver scritto delle scempiaggini, fornendo montagne di materiale a supporto degli sbufalamenti, materiale che però viene sempre e comunque ignorato, volutamente e completamente.


La novità è che, spronati dalla certezza che qualsiasi porcata compiano e qualsiasi fesseria scrivano, i loro adepti, turandosi bocca, naso e occhi, saranno immancabilmente disposti a supportarli (un esempio mirabile di ciò è stato fornito da alfo, alias al gr, nei commenti a questo stesso post), i Marcianò Bros hanno deciso di gettare definitivamente e pubblicamente la maschera.

Ecco come, qui, Straker descrive il loro personalissimo concetto di «dovere di cronaca»:

Qualcuno si è prontamente curato di farci sapere che... "Sono delle prove di stabilità con spostamento di peso della Boeing". Erano dettagli dei quali eravamo già al corrente. Qui ribadisco che riportiamo notizie riportate, in ossequio al dovere di cronaca.

Quindi è tutta roba che sapevano già, ma non hanno ritenuto opportuno inserirla, molto meglio spacciare una foto per l’interno di un «tanker chimico», piuttosto che spiegare di che cosa si tratta in realtà (maggiori dettagli in questo post): eccolo quindi il «dovere di cronaca» per ’o comandante e ’o professore, ripetere a pappagallo ciò che avvalora le loro fantasie nascondendo le informazioni di cui sono in possesso, quando tali informazioni quelle fantasie sbugiardano.

Un altro illuminante dettaglio su quali siano le storpiature logiche d’o comandante e d’o professore è contenuto nei commenti al loro succitato “articolo” sul «tanker chimico»:

Le istituzioni latitano? Bene! e noi instilliamo il dubbio che esse sappiano tutto. Ci dimostrino loro che abbiamo torto.

By Blogger :: Straker ::, at 06 febbraio, 2008 17:38

Non sono loro che devono provare quello che affermano, no, sono gli altri a dover dimostrare il contrario: comodo, no? Un ottimo modo di avere sempre ragione.
Peccato che nel nostro universo dimostrare la non esistenza di qualcosa sia impossibile e l’onere della prova spetti sempre e comunque a chi fa un’affermazione o un’accusa: altrimenti si dovrebbe ritenere che Babbo Natale e i puffi esistano, visto che nessuno ne può dimostrare l’inesistenza; altrimenti chiunque di noi potrebbe essere incarcerato per un qualsiasi reato generico inventato, visto che così sarebbe impossibile dimostrare la propria innocenza.

Ma non basta, in quelle due righe i Marcianò Bros rivelano anche quale sia il loro modus operandi: non avendo prove di ciò che affermano, l’unico loro interesse è istigare dubbi infondati, tale e quali le comari pettegole che si divertono a spargere infanganti illazioni senza fondamento solo per vedere l'effetto che fa.

Naturalmente per Rosario e Antonio non è sufficiente nascondere la verità nei loro ”articoli”, devono farlo sempre e comunque, anche coi lavori altrui, smembrandoli per eliminare le parti scomode: ecco quindi che hanno rimontato a loro gusto e sfizio la puntata di Voyager, qui.

Usando, tra l’altro, la scusa più idiota del mondo (il grassetto è mio):

Abbiamo eseguito un montaggio che, per esigenze tecniche (My Space non accetta filmati sopra i 100 megabites), racchiude in soli quindici minuti il succo dello speciale di Voyager sulle scie chimiche. Niente militari né controllori di volo e devo dire che il risultato è veramente notevole. Giudicate voi.

’Gnorsì, andiamo a giudicare.

Cominciamo con quelle maledette “esigenze tecniche”: accidenti a loro, guarda che fatica che hanno dovuto fare ’sti poveri due disgraziati per comprimere tutto in quindici minuti, guarda che difficili scelte e rinunce hanno dovuto affrontare per buttare via quasi mezzo servizio (il servizio originale è di 27 minuti).

Però, però...

Però quelle ”esigenze tecniche” non hanno impedito a MorboDiAshcroft di mettere on-line tutto il servizio a disposizione su YouTube, nonostante che anche su YouTube non si possano caricare filmati più grandi di un certo limite, gli è bastato dividerlo in tre parti (parte 1, parte 2, parte 3).

Però soprattutto quelle “esigenze tecniche” non avevano impedito a ’o comandante di mettere on-line le puntate integrali di Rebus e della trasmissione di TeleNord sulle «scie chimiche», appunto dividendole in più parti: strano vero?
Dipenderà mica dal fatto che in quelle trasmissioni i presentatori avevano fatto parlare solo Rosario Marcianò e la sua spalla sciachimista occasionale, senza un reale contraddittorio decente? Ma no, non è possibile, un gentiluomo come ’o comandante che fa certe bastardate, quando mai?

Saranno le stesse “esigenze tecniche” che avranno anche impedito di caricare il servizio integrale di ventisette minuti su RapidShare, invece che quello manipolato di soli quindici minuti?
Strano anche in questo caso, perché vibravito c’è riuscito benissimo, come si legge nel primo commento all’ultimo post che ho linkato:

Se invece non avete avuto occasione di vedere Voyager e siete interessati alla versione integrale giusto per fare il dovuto confronto tra realtà e vaghezza, su rapidshare ho uploadato il filmato suddiviso in 4 parti:

http://rapidshare.com/files/101346088/Voyager-ScieChimiche_640x416_1_min8.58_.avi.html

http://rapidshare.com/files/101329126/Voyager-ScieChimiche_640x416_2_min9.07_.avi.html

http://rapidshare.com/files/101360059/Voyager-ScieChimiche_640x416_3_min4.35_.avi.html

http://rapidshare.com/files/101364728/Voyager-ScieChimiche_640x416_4_min4.29_.avi.html


By Blogger vibravito, at 22 marzo, 2008 02:08

mentre il grande esperto di informatica Rosario Marcianò, non ci riesce.

E quali “esigenze tecniche” li avranno mai costretti a distribuire sempre lo stesso video manipolato sul circuito di e-mule, che non mi risulta avere limiti di sorta per i file condivisi?

Trovate il medesimo documento video in formato .mpg su Emule

Mah, misteri della fede: sì della fede sciachimista perché a questo punto non è più questione di paraocchi, bisogna proprio essere bendati per non accorgersi degli imbrogli e delle prese per i fondelli perpetrate dai Marcianò Bros.

In conclusione, una cosa la devo riconoscere a ’o comandante, cioè che ha azzeccato perfettamente il titolo del suo stupro quotidiano perpetrato nei confronti della verità:

Voyager senza militari né controllori: una favola!

Infatti, tolti in blocco gli interventi delle uniche persone che in quel marasma di sciocchezze e menzogne avevano detto qualcosa di sensato, documentato e reale, tutto ciò che rimane del servizio è proprio questo: una favola per boccaloni.


Il bizzarro italiano d’o professore


Nonostante sia professore liceale di italiano e latino, Antonio Marcianò ha dimostrato in più di un’occasione di non avere poi una gran dimestichezza con il nostro idioma (quanto volutamente non si sa): ad esempio, come esemplificato in questo mio post, non riesce a cogliere la differenza tra causa della formazione delle scie di condensa e causa del loro aumentato numero.
Oppure, come analizzato nei dettagli qui, dimostra di avere una fortissima idiosincrasia verso le espressioni «aerosol» e «materiale biologico aerodisperso», tanto da non riuscirne a capire il significato contestualizzato neanche con l’ausilio di un dizionario.

Nell’ultimo caso il nostro professore cercò di far passare come scusa alla propria incomprensione, l’uso di oscuri tecnicismi da parte del CNR, come se fosse un qualche rarissimo fenomeno l’uso di parole tecniche in pubblicazioni specialistiche, come se il concetto di «aerosol atmosferico» fosse di difficilissima comprensibilità.

Già quella era una delle scuse più zoppicanti che abbia mai letto in vita mia e sono proprio curioso di leggere cosa Zret riuscirà ad inventarsi ’sta volta, riguardo a questa sua ultima uscita, un post dove Zret tira in ballo l’articolo de «La Stampa» qui riprodotto:

articolo de La Stampa

Riferendosi ad esso, Antonio Marcianò scrive:

Il quotidiano La Stampa ha pubblicato, in data 18 marzo, un articolo che mette in correlazione, sebbene con i consueti modi dubitativi, tipici dei media di regime, le piogge cadute recentemente nella Liguria occidentale con una strana epidemia di origine virale.

«Un articolo che mette in correlazione»? «Modi dubitativi»?
Ma ’o professore l’articolo che vorrebbe commentare l’ha davvero letto tutto (e sì che è bello corto) oppure si è limitato a leggere il titolo?
Qui non ci sono tecnicismi, è solo espresso un concetto semplice semplice, usando un italiano altrettanto elementare: Zret come caspita l’avrà capita questa frase dell’articolo incriminato (il grassetto è mio)

Qualcuno ha persino collegato direttamente la pioggia alla sindrome, come se nelle gocce fosse presente un qualche strano virus. Ovviamente, non si tratta di nulla del genere.

Dove la vede la correlazione, dove li vede i modi dubitativi? Lì dice chiaro e tondo che collegare direttamente pioggia e sindrome influenzale susseguente non ha senso, che un collegamento del genere non esiste.
Ma se qualcuno scrivesse «ci sono alcune persone che sono convinte che la Terra sia piatta ma ovviamente non è affatto così», ’o professore capirebbe che quel qualcuno starebbe mettendo in dubbio la sferoidalità della Terra?
Avendo fatto studi classici, conoscerà almeno le fallaciae, in particolare quella detta «post hoc»?

A questo punto si apre un ventaglio di possibilità:
  • Zret non ha neanche letto l’articolo, figuriamoci capirlo
  • Zret l’articolo l’ha letto, ma soffre di un’acuta forma di dislessia
  • Zret l’articolo l’ha letto e non è dislessico, ma, nonostante prenda soldi per insegnarlo in un liceo, non conosce abbastanza l’italiano da riuscire a comprendere frasi lapalissiane come quella che ho evidenziato
  • Zret l’articolo l’ha letto e l’ha capito perfettamente ma ne ha volutamente stravolto il senso, convinto che i suoi lettori siano poveri boccaloni cui si può dare a bere qualsiasi frescaccia, in quanto si fidano ciecamente della sua parola senza effettuare mai nessuna verifica
Ai lettori (intendo quelli che almeno l’italiano base lo comprendono), l’ardua sentenza.


Le bastardate d’o comandante


Come Vitangelo Moscarda, grazie agli sciachimisti sto scoprendo, con mia grande sorpresa, di essere insieme uno, nessuno e centomila.
Oddio, la grande sorpresa non risiede nel fatto che io abbia scoperto di essere un «signor nessuno», quello lo sapevo già prima e me ne rendo conto anche ora, grazie tante: sono gli altri centomila me, quelli di cui neppure immaginavo l’esistenza, che mi sorprendono, in quanto tra essi ci sono degli insospettabili all’ennesima potenza (ma questo lo vedremo meglio alla fine del post).

A sentire gli adepti della Sacra Setta delle Scie Chimiche (con naturalmente in testa il loro auto-proclamatosi Sommo Guru Rosario Marcianò) io sarei sia AcarSterminator, sia fonta, sia Fry Simpson, sia ieromod, sia cittadino RAI, sia edoardo2006, sia Aido Yespico, sia CowboyFromHell, sia Drofnala, sia almeno un’ulteriore dozzina di altri nominativi, tanti che non riesco a ricordarli tutti.
Vi state probabilmente chiedendo chi siano coloro che ho nominato: sono persone che in qualche occasione, sui forum RAI o sul forum di Focus, oppure su YouTube, hanno osato dissentire dal Verbo Rivelato dei Marcianò Bros e dei loro succubi, mettendo spesso in luce le loro castronerie logiche e scientifiche, nonché le loro menzogne belle e buone.
Di conseguenza sono stati prima tacciati, con la solita fantasia sciachimista, di essere o perfetti idioti oppure “sporchi disinformatori” al soldo degli avvelenatori, dopo di che li si è praticamente sempre identificati con me (coloro che non ricordo più è perché avevano scritto poco sull’argomento, stufandosi di interloquire con dei fanatici, ma quel poco è bastato ai genii sciachimisti per “smascherarli” cioè, nella loro testa di fissati monomaniaci, “smascherarmi”).

Giusto per fare qualche esempio, qui trovate descritta l’occasione in cui i Marcianò Bros mi hanno “confuso” con Drofnala, mentre quello che segue è uno dei messaggi tipici con cui Rosario e accoliti si rivolgevano ad AcarSterminator e varie altre utenze, quando scrivevano sui forum RAI:


Come avrete notato dai loro dogmi, gli sciachimisti non sono esattamente un luminoso esempio di coerenza, anzi si autocontraddicono così tante volte che sembrano soffrire di una forma di schizofrenia latente.
Nel caso in questione, gli Eroici Paladini del Verbo Sciachimista a seconda dell’uzzolo del momento, una volta vogliono far credere di essere ostacolati da una vera e propria folla di “agenti del male”, tutti quanti coalizzati contro di loro povere vittime (evidentemente memori del motto «molti nemici, molto onore», come diceva qualcuno), la volta dopo cercano di convincere la gente che a non essere d’accordo con loro sarebbero solo quattro gatti, o meglio ancora un gatto solo, sempre e unicamente io (per la serie «se siamo così tanti a pensarla in un certo modo, abbiamo senz’altro ragione noi», cioè il famoso sterco che dovrebbe essere un ottimo cibo, visto che è tanto prelibato per così tante mosche): l’unico comportamento che li vede tutti compatti e coerenti fino in fondo è quello di scartare a priori gli argomenti sensati, rifugiandosi sempre e comunque nelle braccia della dietrologia spicciola.

Naturalmente quelli che ho elencato sono solo nickname e qualcuno potrebbe anche pensare che io ne usi davvero più di uno (qualcuno che non sappia leggere, perché basta poco per accorgersi delle differenti cifre stilistiche), ma il fatto è che ’o comandante e ’o professore mi identificano anche con almeno tre persone sicuramente esistenti di per sé, persone dei cui dati personali sono in possesso, cioè di cui conoscono nome, cognome, faccia, professione, residenza e tutto quanto: non possono quindi dubitare che siano tre persone distinte.
Eppure mi identificano con Paolo Attivissimo (il più noto giornalista cacciatore di bufale del web in italiano) e contemporaneamente con Hanmar (di cui Straker e Zret conoscono i dati privati, tanto che li diffondono bellamente in rete senza problemi), dicendo che noi tre saremmo la stessa persona, come si può vedere ad esempio in questi commenti:

Blogger :: Straker :: ha detto...

[...] Seppure anche lì si sia trasferito Attivissimo, con i suoi due utenti Hanmar ed axlman [...]

sabato, aprile 28, 2007 8:46:00 PM


Blogger Zret ha detto...

[...] Anch'io avrei voluto inserire il testo sul forum della Raglianti Asini Italiani, ma è una satrapia di Attivissimo, Hanmar, Axlman... che sono sempre la stessa "persona" [...]

sabato, aprile 28, 2007 8:51:00 PM

Oppure in “articoli” come questo (dove ’o comandante si è sognato di avermi “confutato” cose che non ho mai scritto riguardo al funzionamento dell’AirNav RadarBox), con tanto di foto a corredo:

L'intervento di una decina di ventriloqui del sistema del calibro (si fa per dire) di Paolo Attivissimo, costui sia in veste ufficiale, attraverso il suo blog, sia in incognito, con il nickname di axlman (già famigerato per precedenti iniziative dall'infimo livello morale), su diversi forum, tra i quali spiccano quelli della RAI nonché del mensile (s)Focus.

[...]

Non feci altro quindi che riportare subito, sul forum di (s)Focus, link ed estratti della discussione che confutava totalmente le affermazioni di Attivissimo, alias axlman.

Non contenti, adesso (qui) dicono che io scriverei articoli firmandomi Lorena Bianchi:

Lo scartafaccio, a firma di Lorena Bianchi, ma molto probabilmente redatto dal noto axlman

Lorena Bianchi che, nel sito da lei curato, Sator ws, si descrive come esperta in campo esoterico specie per quanto riguarda l’Atlantideologia, l’Archeoastronomia, il Templarismo, le leggende di Re Artù e il Santo Graal, ma che agli occhi di Rosario e Antonio ha la colpa capitale, nonostante tutte le più o meno fantasiose teorie storiche e pseudo tali cui dà credito, di non essere così completamente, totalmente, infinitamente sprovveduta da credere anche alle fantomatiche «scie chimiche» tanto care ai due fratelloni, nonché di preferire le spiegazioni di piloti e persone esperte nel campo piuttosto che le farneticazioni di una banda di esaltati perfettamente ignoranti in materia.

Straker va persino dicendo (qui, notare la data in cui lo postava, cioè 10 dicembre 2007) che io starei da più di due anni occupandomi della fanfaluca delle «scie chimiche», quando invece sarà al massimo da un anno, alla data odierna, che ne ho sentito parlare e soprattutto ne ho scritto (lessi delle «scie chimiche» la prima volta sui forum RAI, ai quali mi sono iscritto solo il 17 Marzo 2007 e naturalmente prima dell’iscrizione non sarei potuto intervenire): chissà Rosario chi pensava che io fossi, mentre scriveva quel commento. Riporto:

Axlman, dopo due anni, non si è ancora stancato di scrivere cazzate.

By Blogger :: Straker ::, at 10 dicembre, 2007 11:42

(che comunque, detto da un contaballe di prim’ordine come lui, è un gran bel complimento).

Non basta, pur individuandomi in almeno tre persone certamente reali e distinte, che vivono in tre località diverse, secondo i Marcianò Bros io farei parte contemporaneamente anche (vedasi qui) di una “squadra di birri” con sede nell’Isola di Man:

disinformatori incalliti, i birri, i diffamatori prezzolati che infestano i forum RAI ed ora il forum di Focus, postano tutti dall'isola di Man, situata tra Irlanda e Gran Bretagna. Sono evidentemente dei disinformatori di mestiere, imboscati in qualche squallido ufficio.

Prove a sostegno? Poveri fessacchiotti, ma non avete letto il mio nickname, cioè axlman? E se l’avete letto non vi siete accorti di niente?
Ma andiamo, è scontato che io, in quanto cattivone al servizio del male e quindi completamente imbecille, dissemini ovunque, come accade nei peggiori fantathriller di spionaggio, indizi palesi su di me, per prendermi gioco dell’eroe di turno, ed è perciò anche lampante che:

Axlman e compagni di merende, aggressivi e rabbiosi utonti dei forum RAI e di Focus sembra bazzichino tutti nell'isola di Man, per la precisione a Laxey (Lo pseudonimo Axlman ricorda il nome di questa località e quello dell’isola)

e se io sono là, come si evince chiaramente dal mio nickname, ci devono anche essere per forza tutti quanti gli altri me.

Certo che, già che c’era, quel geniale detective di Rosario avrebbe potuto impegnarsi un pochettino di più e, usando lo stesso eccelso metodo investigativo, sarebbe riuscito ad indicare anche l’indirizzo preciso dove si nasconderebbe la nostra malefica “banda di birri”, che non può che essere Axnfell Lane, Laxey, Isle of Man:



E come dimenticare che, sempre dallo stesso “articolo”:

Chi può possedere un data base di links a tutti gli interventi possibili immaginabili, da tirar fuori alla bisogna, se non qualche disinformatore mercenario? In alcuni loro posts, costoro hanno inserito decine di collegamenti ad interventi di iscritti che informano sulle scie chimiche e spesso hanno riportato contenuti non recenti e disseminati su vari forum. Pare quindi che abbiano un nutrito archivio di dati: Echelon? La Cripta?

Ma come minimo Echelon e la Cripta e pure insieme, che diamine: altrimenti come farei a trovare tanti link da inserire per documentare le mie affermazioni?
Oddio, esistono anche quella due cosucce chiamate Funzione di ricerca nei blog e nei forum, nonché quel coso… come si chiama…?
Ah sì, Google, robe così super-riservate che al mondo saremo non più di qualche centinaio di milionate di persone a conoscerle: visto la segretezza che circonda tali strumenti iper-tecnologici non meraviglia che un mago dell’informatica (come Rosario Marcianò ama dipingersi, vedere il suo ormai famoso curriculum vitae transformer) non ne sia a conoscenza.

Però adesso mi sono trasferito, sapete? Anche se non si capisce bene dove: infatti, sempre a sentire Straker, ora scriverei con un indirizzo IP ubicato contemporaneamente sia Roma che a Forlì, almeno a giudicare dalla schermata che lui ultimamente spamma un po’ ovunque vada (ad esempio qui):


Essendo lui un sedicente mega-iper-super-esperto di computer (sempre nel suo curriculum-transformer infatti leggiamo che «il Marcianò è in grado di aumentare le prestazioni di un qualsivoglia computer, di oltre il 40%», mica bubbole), gli ho fatto notare e chiesto di spiegarmi un paio di cosette, tipo:
  • da dove salterebbe fuori quell’axlman di fianco all’IP Address? axlman è il nickname che uso in rete, non è certo il nome che uso sul mio computer. C’entrerà mica quella scritta che recita [Edit Label] lì a fianco, che indica che quell’axlman è un’etichetta che hai scelto tu riferita all’indirizzo IP che ti ha fornito StatCounter, vero furbacchione?
  • se fossi davvero dipendente di una ditta che «opera nella progettazione di soluzioni informatiche» e stessi facendo qualcosa di losco, tipo spia in incognito, saprei bene come non farmi individuare
  • anche se non fossi dipendente di una ditta del genere, un proxy lo so usare e comunque credo che riuscirei a fregare facile un sedicente “esperto di informatica” che non è neppure a conoscenza dell’esistenza di Google
  • come farei ad usare come browser Camino e contemporaneamente Windows XP come sistema operativo?
  • pensi che io o chiunque altro, stia imbambolato ore e ore a rileggere all’infinito sempre la stessa pagina?
  • sei al corrente dell’esistenza delle connessioni internet di tipo flat e del fatto che se uno si dimentica di chiudere una finestra, risulta che quel qualcuno continua a collegarsi anche se in realtà nessuno sta guardando quella finestra?
  • sei al corrente del fatto che gli indirizzi IP su Internet solitamente sono dinamici e non statici?
  • ammesso e non concesso che io usassi un indirizzo IP statico (che solo così potresti individuare le mie connessioni senza ombra di dubbio), come farebbe l’indirizzo IP che indichi a corrispondere contemporaneamente sia a Roma che a Forlì?
  • da grande conoscitore di computer quale sei, hai la più pallida idea di come funzioni Internet e di quanto siano affidabili i traceroute e gli IP Locator?
  • adesso spengo e riaccendo il mio modem, per favore dimmi dove ti risulta che mia sia teletrasportato in una manciata di secondi.
Però, stranamente, non mi ha ancora risposto.


Il meglio me lo sono tenuto per ultimo e preparatevi ad una rivelazione bomba: io non solo sono contemporaneamente Hanmar, Attivissimo, la Bianchi e tutte le altre persone elencate e non, io sono anche nientepopodimenoché

…udite, udite…

…rullino i tamburi…

…squillino le trombe…

…Rosario Marcianò in persona!!!

Sì, proprio lui, ’o comandante, l’unico e inimitabile Straker!!!

Per essere più precisi, non è che io sono lui, è lui ad essere me. Se in giro per la rete vi imbattete in messaggi a firma «axlman» (o «axlman.» o «Axlman» o «alxman» o altre varianti minime del mio nickname), in cui l’autore inneggia alle «scie chimiche» facendo pubblicità ai blog dei Marcianò Bros, o si spaccia per militare in vena di confessioni, oppure diffonde i dati privati di Hanmar (vedere ad esempio qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui), quello è Straker, lo confessa pubblicamente proprio lui sul forum di sciechimiche.org, qui:

Confessione di Straker

Quando l’ho tanato sul forum di Focus (qui), ’o comandante ha provato a metterci una pezza, modificando il messaggio originale, ma c’era la citazione di Malachia che lo smascherava e alla fine Straker, cercando di rimediare alla figuraccia dentro la figuraccia (non sia mai che ammetta di aver sbagliato o che si scusi per le bastardate che compie), ha deciso di rimettere il messaggio originale, naturalmente aggiungendo un po’ di insulti sparsi, tanto per non smentirsi.

Occhio Rosario, fossi in te (ed evidentemente lo sono), ora come ora, non mi fiderei più tanto neppure di tuo fratello Antonio: niente, niente che a questo punto, anch’egli in realtà sia me ed io sia lui…



Postilla
Come previsto, anche Antonio si è voluto dilettare a trasformarsi in me (ma anche in altri, nella fattispecie saccente e scie-nziato), come potete verificare qui, nei commenti: lo stile è inconfondibile (l’attaccarsi alle minuzie ortografiche quando non si possono contestare i contenuti, come il più classico dei professorucoli repressi, frustrati e vendicativi). Inoltre Zret non ha la più pallida idea di come cambiare IP tra un messaggio fake e l’altro (pensate che lui è il fratello intelligente, figuratevi Straker).
Facile previsione, comunque, dato che non è certo la prima volta che succede. Per rendersene conto basta leggere questa litania di insulti spacciata per articolo satirico su La Mia Notizia a firma Fry Simpson. Chiunque abbia letto anche solo due righe scritte da 'o professore si rende immediatamente conto che quella è farina del suo sacco, però il nickname usato per pubblicarlo è quello di un commentatore del blog di Paolo Attivissimo che aveva osato, nei commenti a questo articolo, prendersi gioco dei modi alquanto signorili d'o comandante.


Nota
Gli aggiornamenti seguenti sono in ordine di pertinenza e non cronologico.



Aggiornamento (17/01/2009)


A quanto pare le mie personalità continuano a moltiplicarsi, e continuo pure a traslocare incessantemente, almeno a sentire quei gran segugi d’o comandante e d’o professore. Infatti, nella delirante lista di “occultatori” stilata dai due (questa volta a nome DARKMAN, pseudonimo creato per l’occasione, dietro il quale speravano di non venir riconosciuti), sono stato indicato addirittura come il creatore e direttore di una vasta rete di persone, note e meno note (con all’interno personaggi del calibro di Franco Prodi, Piero Angela, Beppe Grillo, Milena Gabanelli, Alessandro Cecchi Paone, Michele Santoro, Fabio Fazio, Vittorio Zucconi, Umberto Eco e Marco Travaglio, solo per citarne alcuni), creata al solo scopo di dare fastidio ai due fratelloni imbroglioni: quando si dice la megalomania...

E naturalmente, sono, ancora una volta, indicato contemporaneamente come tre persone distinte cioè gli inossidabili e sempreverdi Paolo Attivissimo e Hanmar con in più la new entry Claudio Pasqua, che si è macchiato dell’orrendo delitto di lesa maestà nei confronti dei due auto-proclamatosi Sommi Guru della Sacra Setta delle Scie Chimiche pubblicando quest’unico articolo riguardante le «scie chimiche». L’incipit della lista di proscrizione è infatti:

RETE DI AXLMAN (PAOLO ATTIVISSIMO, CLAUDIO PASQUA, MICHELE GALLONI -> BLOG PERLE COMPLOTTISTE)

Inoltre, sempre per la serie melius abundare quam deficere, Rosario sostiene che io mi nasconderei anche dietro a Vibradito, e pare pure che io abbia cambiato città…

…di nuovo.

Adesso a sentire ’o comandante, starei a Perugia:

[...] Ciao Corrado, preferisco un pusillanime che tace rispetto ad uno che parla. Oltretutto, quando questo è ventriloquo di altri... (vedi il perugino axlman - vibradito - che ci legge in questi minuti).

By Blogger Straker, at 16 gennaio, 2009 20:23

Presumo che Straker si riferisca a questi rilevamenti che ha sbandierato in occasione della ridicola sceneggiatura da romanzo di fanta-spionaggio di serie Z scritta per giustificarsi in occasione della vera e propria truffa che ha organizzato insieme al fratello ai danni dei sottoscrittori della colletta per l’acquisto d’o telemetro: spiacente deluderlo nuovamente, ma, indovinate un po’?
Bravi, non ci ha preso neanche stavolta e manco ci è andato vicino, continua a mancarmi non di decine ma di centinaia di chilometri: certo, almeno ha capito che sto in Italia, senz’altro un bel passo avanti rispetto ai tempi dell’Isola di Man, ma neanche la regione giusta è ancora riuscito a individuare, figuriamoci la città.


Mini-aggiornamento (maggio 2009)
Ora, da vibradito, sono passato a essere “Alessandro, l'agente di Perugia”:

[...] Queste azioni di disturbo del peyote, nico murdock, kattivix, acarterminator, axlman (Alessandro, l'agente di Perugia) e soci appartengono al modus operandi di Heidi, la guardia svizzera. Purtroppo per loro, un po' alla volta, acquisiamo le varie identità di codesti scribacchini che, un domani, inseriremo nel corposo esposto per genocidio di massa, disastro ambientale e favoreggiamento per opera di ben identificati personaggi. Coraggio, avanti il prossimo.


Mini-aggiornamento (aprile 2010)
Trascorso un anno, e dopo lunga ponzata, quel genio investigativo di Rosario "Shemock" Marcianò adesso mi ha per certo “individuato” come John Battista. In base a cosa il segugio di Saviano abbia partorito quest'ennesima identificazione non è dato sapere, posso solo presumere che spari, alla membro di sé medesimo, dei nomi di debunker noti (per chi non lo sapesse, John è uno dei collaboratori di Paolo Attivissimo su Undicisettembre.info):

Straker ha detto...

Aggiungo inoltre che sui forum RAI fecero la loro blla comparsa hanmar, attivissimo, axlman (John Battista), liberi loro sì di insultare e... Tozzi, chiuse la discussione con una laconica frase: "Per favore".

22 aprile, 2010 21:29


E dire che, appunto in occasione della sua prima “indagine” sul mio IP con gli esilaranti esiti che sappiamo, lo avevo avvertito che StatCounter è una ciofeca come localizzatore di IP e gli avevo pure suggerito due ottime alternative, che, coerentemente con l’host delle linee usate (in entrambi i casi retail.telecomitalia.it), attribuivano i due IP a Verona e Como, altro che Isola di Man (qui, sul forum di Focus): si parla di ventuno mesi fa, diconsi ventuno mesi, mica bau-bau-micio-micio, eppure il nostro eroe, sedicente esperto webmaster nonché hacker sopraffino, ancora brancola nel buio più pesto. D’altronde cosa ci si può aspettare da uno così preparato in campo informatico da confondere gli indirizzi IP della rete locale con quelli della connessione ad Internet:


Come spiega bene Nico qui, gli indirizzi che vanno da 192.168.0.0 a 192.168.255.255 sono indirizzi IP privati usati esclusivamente per le reti locali: cercando l’IP 192.168.1.102 su Whois, ovviamente viene risposto che esso riguarda la IANA (Internet Assigned Number Authority, cioè l’organizzazione che si occupa dell’assegnazione degli indirizzi Internet e da cui Whois ricava i dati), nel senso che la IANA si è auto-assegnata quell’indirizzo per la propria rete interna, come fanno tutti. Però il nostro eroe, quello che si spaccia per grande informatico, ignorando tutto ciò, è giunto alla allucinante conclusione che Luigi, il commentatore cui sta rispondendo, scrivesse dalla California, più precisamente da Marina del Rey dove ha sede, appunto, la IANA (non per niente è un vizio di molti IP Locator scrausi indicare Marina del Rey come sede di un indirizzo IP quando non hanno la più vaga idea di dove realmente localizzarlo).

A questo punto due domande sorgono spontanee.

La prima: quanto ci metterà ancora Rosario prima di scoprire da dove scrivo, considerato che
  • è quasi due anni che scartabella senza esito i tabulati di StatCounter per individuarmi
  • gli ho indicato, sempre da quasi due anni, quali IP Locator affidabili può usare usare per rintracciarmi in modo certo
  • per facilitargli la ricerca mi collego al suo sito senza proxy e anzi spesso firmandomi sfacciatamente[1]
La seconda: quando (o meglio se, un se grosso come una montagna considerati i trascorsi) scoprirà da dove scrivo, che cosa se ne farà di saperlo? Mah, misteri delle menti paranoidi.



Aggiornamento bis (14/11/2008)


Visto che Straker sostiene che io sia, tra i tanti altri, anche Paolo Attivissimo, e dato che ’o comandante spesso e volentieri si spaccia per me, per chiudere il cerchio ci vorrebbe un’evidenza da cui ricavare che Rosario Marcianò, in realtà, è lui stesso Paolo Attivissimo.

Ebbene, non ci crederete, ma l’ho trovata, e direttamente dall’ormai mitico profilo che lo stesso Rosario mostra on-line. Sì, proprio quel profilo, quello diventato celeberrimo nel web per le clamorose banfate contenute (tipo che le comuni partizioni del disco rigido sarebbero «tecnologie esclusive per la tutela dei dati» nonché una «metodologia unica al mondo e tenuta riservata» con cui «il Marcianò è in grado di evitare la perdita di documenti importanti»), inserito nel sito dell’ormai altrettanto mitica Fast Service Informatica (ditta fantasma rigorosamente non registrata e senza partita IVA). Eccola:

Rosario Marcianò scrive sul suo curriculum di essere Paolo Attivissimo

Nessun trucco, nessun inganno: ’o comandante ha inserito volontariamente quella scritta rivelatoria nel suo curriculum vitae transformer. Per sapere come sia potuto succedere, consiglio la lettura dei commenti di questo post su STRAKER ENEMY, grazie ai quali possiamo apprezzare una volta di più le fenomenali abilità informatiche dell’esperto d’o compiutér Rosario Marcianò, in arte Straker, così impedito da non sapere fare un semplice redirect e così fesso da sostituire un’immagine sul suo sito senza però modificare il link che la visualizza: quando si dice un vero hacker...



Aggiornamento ter (12/09/2008)


E dopo di me è arrivato anche il turno di Hanmar, cioè è toccato di nuovo a me, ché a sentire Rosario son sempre io. Ecco infatti che tale hanmar, scritto con l’acca minuscola, si presenta sul blog di Hanmar, con questo messaggio (che potete apprezzare meglio sulla pagina dei commenti, con tanto di avatar identico a quello del vero Hanmar), parlando del suo blog mentre si trova su quello, appunto, del vero Hanmar:

Primo messaggio del fake di hanmar

Dopo ciò appare veramente ridicola la scusante addotta da hanmar-minuscolo in questo commento, cioè che di semplice omonimia involontaria trattasi e non di un volontario tentativo di fake, il tutto scritto dopo aver cambiato il proprio avatar, non rendendosi conto che così facendo esso non viene sostituito nei vecchi messaggi, bensì rimane quello che era all’epoca dell’invio (questa la pagina dei commenti dove appare il messaggio con il nuovo avatar):

Scusanti del fake di Hanmar

Hanmar-maiuscolo non ha dovuto far altro che verificare che, quando è comparso il fake la prima volta, in quella pagina e a quell’ora era attivo un solo utente (qui il suo post a riguardo):

Controllo visitatori e referrer

dal cui referrer si può vedere da dove provenisse quell’utente. Risultato, hanmar-minuscolo proveniva dall’indirizzo:
http://my9.statcounter.com/project/standard/camefrom_activity.php?project_id=1613882

Cioè una pagina interna a StatCounter, appartenente ad uno specifico iscritto, una pagina che può visitare, e da cui quindi può provenire, solo e unicamente chi è in possesso della password d’accesso. Il numero identificativo dell’iscritto in questione è:

project_id=1613882

Visti i precedenti, Hanmar-maiuscolo è andato a controllare il codice HTML del blog dei due Marcianò e, indovina indovinello, qual è il loro codice identificativo unico per StatCounter?

Codice StatCounter di Tanker Enemy

Non c’è niente da fare, un cialtrone rimane un cialtrone, e quando tenta di fare il furbo ottiene come unico risultato di farsi male da solo.
                                                                          


  1. Chi segue le gesta di Straker sa che, appena può, pubblica i miei collegamenti al suo sito, collegamenti che danno come pagina consultata degli url che iniziano con:

    localhost/Users/axl/…

    esattamente come nella lista che ho linkato nel post (quella dei presunti accessi da Perugia).
    Rosario, anche dietro richiesta dei suoi adepti, non spiega cosa significhino di preciso quegli
    url: forse lo fa per dare ad intendere che usa mezzi molto sofisticati per individuarmi, anche se, visto le conoscenze e capacità dimostrate finora, è più probabile che non abbia capito manco lui come funziona la cosa, quindi vado a spiegarlo brevemente io, per chi fosse interessato.

    Salvando la pagina di un sito in locale, quando la si apre, essa si comporta come se la si aprisse direttamente da Internet: nel caso in questione, la pagina contiene uno
    script che invia a StatCounter i dati di connessione, tra i quali l’url della pagina aperta. Essendo tale pagina aperta in locale, l’url indicherà proprio il percorso del file che la contiene cioè appunto localhost, Utenti, nome utente, e a seguire la cartella principale (Scrivania, Documenti, Filmati ecc), in cui è contenuta l’eventuale cartella che contiene l’eventuale sotto-cartella e così via fino ad arrivare al nome del file aperto.
    Ora, svelato l’arcano, non ci vuole molto a capire come sia facile non essere rilevati, se solo lo si desidera: ci si può scollegare da Internet quando si effettua l’apertura delle pagine (tanto sono salvate in locale e non c’è bisogno della connessione per vederle), oppure disattivare
    StatCounter (basta disabilitare cookie e javascript nel browser), o ancora si può creare sul proprio computer e usare per aprirle un account anonimo. Ma io non lo faccio, anzi faccio di tutto per farmi notare da Straker, manca solo che gli mandi una cartolina: si sarà almeno chiesto il perché, il nostro grande eroe cui piace giocare alle spie?

    Non so bene per quale motivo dovuto a una delle tante manie e complessi che lo tengono prigioniero, Rosario pare raggiungere l’estasi ogni volta che trova un mio collegamento al suo blog e corre a sbandierarlo ai quattro venti: tanto travolgente è l’orgasmo che prende
    ’o comandante quando crede di aver trovato una mia connessione che spesso e volentieri in passato mi ha attribuito accessi non miei (anzi, diciamo proprio che è quasi sempre successo così e ancora succede, quando non mi firmo platealmente). Così ho deciso di “aiutarlo”, collegandomi da lui nel modo che ho descritto, cosa che faccio da mesi. Ho scritto “aiutarlo” tra virgolette perché, come detto, probabilmente Straker pensa di pavoneggiarsi come grande investigatore e mago del web mostrando i miei dati di connessione, ma in realtà sta dimostrando di essere esattamente l’opposto: nonostante sia letteralmente ossessionato dal trovarmi, tanto da passare ore e ore a spulciare compulsivamente le statistiche di accesso al suo sito da ben ventuno mesi, ancora non ha la più pallida idea di come associare decentemente i miei IP ad un luogo preciso, che neanche la regione in cui mi trovo ha mai azzeccato nei suoi vari tentativi.
    Quindi un primo motivo per cui non nascondo le mie connessioni è che sto dando una misura empirica della sua incapacità come “esperto” informatico nonché
    webmaster.

    Il secondo motivo è che, in occasione della stesura del post su
    I Dogmi della Sacra Setta delle Scie Chimiche, ho scoperto che così facendo Rosario mi fa un grande favore: infatti è inveterata abitudine sua e del fratello Antonio (seguendo in modo ossessivo la regola 22 del Credo del Fuffaro), scapicollarsi a cancellare le evidenze delle loro balle e taroccamenti per poi accusare di aver creato prove false chiunque li sbugiardi. Nella sua foga di pubblicare i miei accessi al suo sito (accessi che gli ho appositamente reso impossibile non notare), Straker diventa la mia miglior prova riguardo al fatto che non mi invento e non falsifico nulla, ma ricavo tutto dal suo materiale originale.

    Ad esempio, per quanto riguarda la truffa del telemetro, i Marcianò Bros hanno eliminato e/o sostituito il contenuto originale di almeno quattro loro post (commenti inclusi) e pure il contenuto della pagina di
    Scribd che ospitava la loro falsa fattura d’acquisto. Conoscendoli, avevo filmato tutto, a futura memoria, nei video che trovate sul mio canale Vimeo: mostrando la succitata lista di accessi, Rosario testimonia che quei video sono assolutamente autentici, senza possibilità di trucco di alcun genere.
    Un po’ difficile adesso per
    ’o comandante e ’o professore gridare al falso, a meno che Rosario non affermi di aver fabbricato lui un falso, con lo screen-shot che mostra tanto fiero, non trovate?