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I taroccamenti d’o professore

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Ci risiamo, un altro taroccamento in perfetto stile degli Auto Proclamatisi Guru della Sacra Setta delle Scie Chimiche, cioè prendere qualcosa scritto da altri e stravolgerne il senso a forza di omissioni, aggiunte arbitrarie e manipolazioni delle frasi citate.

Questa volta è toccato alla pagina del sito della Lenntech dedicata all’alluminio, questa, riportata qui da Zret, alias Antonio Marcianò (pagina congelata a futura memoria qui).
Leggendo il post su TankerEnemy ne emerge un ritratto inquietante dell’alluminio, descritto come elemento assai pericoloso: il bello è che la stessa identica pagina l’avevo inserita io come fonte nel mio post sugli elementi e le analisi chimiche, per sottolineare proprio l’opposto e cioè come l’alluminio sia, oltre che comunissimo nel terreno (e quindi nella polvere), praticamente innocuo (a meno che, ma questo vale per tutto, acqua compresa, non sia assorbito in quantità molto, ma molto, elevate).

Detta così, sembrerebbe che o io oppure ’o professore Antonio abbiamo interpretato male la pagina del sito della Lenntech in questione: la realtà è che sia io che lui abbiamo capito benissimo il contenuto di quella pagina, che è quello esposto da me, ma lui, con l’estrema “onestà intellettuale” che da sempre lo contraddistingue, ha scelto di riportarela censurando le frasi che non si attagliano alla sua tragi-comica fissazione maniacale riguardo le “scie chimiche”, e aggiungendone altre inventare di sana pianta su fantomatiche “dispersioni in atmosfera”, nel palese tentativo di capovolgere il senso dello scritto originale.

Ma vediamo nel dettaglio: nelle citazioni metterò in corsivo la frase originale dal sito della Lenntech seguita dalla manipolazione effettuata nel post scritto da Antonio Marcianò (eventuali grassetti sono i miei, per evidenziare le suddette mistificazioni, eventuali errori di ortografia sono presenti nelle frasi originali che mi sono limitato a copincollare).


Proprietà
Che l’alluminio non è tossico, viene detto praticamente subito, ma ’o professore ci mette una pezza, togliendo due paroline a lui tanto antipatiche:

L'alluminio è (come gli altri metalli) non magnetico non tossico e non-infiammabile.

L'alluminio non è magnetico e non è infiammabile a temperature ordinarie, pur essendo estremamente avido di ossigeno.


Poi, i «milioni di prodotti differenti», che fa ben capire come l’alluminio sia presente praticamente ovunque nelle attività umane, diventa «manufatti più svariati», come dire molta roba ma non poi così tanta:

L'alluminio è usato in molte industrie per realizzare milioni di prodotti differenti ed è molto importante per l'economia mondiale.

L'alluminio è, infatti, usato in molte industrie per realizzare i manufatti più svariati e riveste quindi una grossa importanza nell'economia mondiale.


La frase in cui si dice che l’alluminio contribuisce alle proprietà del terreno in generale viene trasformata in modo da far credere che si parli di una sua diffusione solo in certi tipi di terreno: in realtà l’alluminio è diffusissimo ovunque nel suolo, anche se ci saranno ovviamente luoghi in cui tale elemento è presente in concentrazioni più o meno elevate.

L'alluminio contribuisce notevolmente alle proprietà di terreno, dove è presente pricipalmente come idrossido di alluminio insolubile.

Sotto forma di idrossido non solubile, caratterizza fortemente i terreni che lo contengono.


Effetti sulla salute
Di nuovo, la pagina sottolinea come l’alluminio sia da ritenersi fondamentalmente innocuo, se non a concentrazioni molto elevate (discorso che vale, ripeto, per tutto ciò che esiste in natura), nonché uno dei componenti principali della crosta terrestre e uno dei metalli più usati in assoluto. Indovinate che fine hanno fatto, dopo essere passate per le mani ’o professore, le frasi che contenevano queste informazioni:

L'alluminio è uno dei metalli più ampiamente usati ed anche uno dei composti più frequentemente presenti nella crosta terrestre. A causa di cio', l'alluminio è comunemente noto come composto innoquo. Tuttavia, quando qualcuno viene esposto ad elevate concentrazioni, cio' può causare problemi di salute.

L'esposizione ad elevate concentrazioni può causare problemi di salute.


E già che ci siete, indovinate quali malattie ’o professore ha ritenuto di aggiungere alla lista dei disturbi che dosi elevate di alluminio possono provocare.

Un'assunzione continuata di concentrazioni significative di alluminio puo' provocare seri effetti sulla salute, come:
- danneggiamento del sistema nervoso centrale
- demenza
- perdita della memoria
- indebolimento
- severo tremore



Un'assunzione continuata di concentrazioni significative di alluminio può provocare seri effetti sulla salute, come i seguenti:
- danneggiamento del sistema nervoso centrale
- demenza
- perdita della memoria
- indebolimento generale e stanchezza cronica (astenia)
- forte tremore
- malattia di Alzheimer
- morbo di Parkinson

Forse Zret si aspetta un ringraziamento per aver avuto almeno il pudore di non ficcarci anche il Morbo di Morgellons...
Da notare che non solo alla Lenntech non si sono mai sognati di attribuire per certo Alzheimer e Parkinson ad alte dosi di alluminio, ma che tali correlazioni certe tra alluminio e Alzheimer oppure tra alluminio e Parkinson non sono presenti neppure in nessun sito o pubblicazione seria (ripeto, parlo di siti e pubblicazioni serie, non dei siti spazzatura di sciachimisti, complottisti e sostenitori di “medicine alternative” che tanto assomigliano, in quanto a metodi, alla stregoneria).

Riguardo l’Alzheimer sono stati fatti studi in proposito, ma in ben trent’anni di ricerche, ancora non si sono trovate prove certe (fonte):

I ricercatori hanno studiato i possibili effetti dell'alluminio sulla malattia di Alzheimer per oltre trent'anni. Tuttavia, sebbene la ricerca continui, non esistono prove definitive che esista un nesso causale tra l'alluminio e la malattia di Alzheimer.

Riguardo il Parkinson, poi, neanche si è mai ipotizzata una tale correlazione. Anzi, l’alluminio viene addirittura utilizzato nello strato di rinforzo per un cerotto transdermico a base di rotigotina sperimentato per il trattamento del Parkinson allo stadio iniziale (fonte).


Effetti ambientali
Gran finale: eliminazione di un intero paragrafo e sua sostituzione con uno dei deliri sciachimisti più quotati dai Marcianò Bros:

Gli effetti di alluminio sono stati portati alla nostra attenzione, soprattutto a causa di problemi d'acidificazione. L'alluminio può accumularsi in piante e causare problemi di salute per gli animali che consumano tali piante.
Le concentrazioni di alluminio sembrano essere più alte nei laghi acidificati. In questi laghi il numero di pesci e di anfibi sta diminuendo a causa delle reazioni degli ioni alluminio con le proteine nelle branchie dei pesci e negli embrioni delle rane.


Disperso in atmosfera sotto forma di particolato viene usato per creare un plasma elettroconduttivo ad usi militari ed uno schermo ai raggi solari.

Non c’è bisogno che spieghi il perché della boiata aggiunta, spero.
Interessante invece il motivo per cui il paragrafo che ho riportato sia stato censurato: perché in esso viene ben spiegato che ci si sta riferendo non a tutto l’ecosistema terrestre ma solo ad un particolarissimo tipo di ambiente, cioè i laghi acidificati. Quindi, quando subito dopo viene scritto (frase mantenuta da Antonio Marcianò nel suo taroccamento):

Alte concentrazioni di alluminio causano non soltanto effetti sui pesci, ma anche su uccelli e su altri animali che mangiano i pesci e gli insetti contaminati e sugli animali che respirano alluminio attraverso l'aria. Le conseguenze sugli uccelli che mangiano i pesci contaminati consistono nell'assottigliamento dei gusci delle uova nella nascita di pulcini sotto peso. Le conseguenze sugli animali che respirano alluminio attraverso ll'aria possono essere problemi ai polmoni, perdita di peso e diminuzione dell'attività.

è altrettanto chiaro che si parla solo di quel particolare ambiente.
Eliminando le frasi precedenti e mantenendo queste ultime, ’o professore vuole far intendere che simili effetti deleteri non avvengano solo in un ben determinato e circoscritto tipo di ecosistema, ma su tutto il globo terracqueo, senza eccezioni.

Non ci credete? Pensate io sia troppo sottile e troppo prevenuto nei confronti di Zret e che tenda a vedere il marcio anche dove non c’è?
Non è così e la conferma che le cose stanno come sostengo viene dall’esame di come è stata deformata e troncata la frase subito successiva:

Alte concentrazioni di alluminio possono essere presenti non soltanto in laghi acidificati e nell'aria, ma anche nell'acqua freatica di terreni acidificati.

Alte concentrazioni di alluminio possono essere presenti non soltanto inegli ecosistemi e nell'aria soprattutto a seguito di intense irrorazioni aeree, ma anche nell'acqua freatica.

Notate come cancellando le parole «in laghi acidificati» per sostituirle con «negli ecosistemi» a ’o professore, sia sfuggita la «i» iniziale così che risulta scritto «inegli ecosistemi».


Dopo tutto questo, voglio proprio vedere chi ha ancora la faccia tosta di affermare che quelli che ho evidenziato sono sbagli fatti in buona fede e non intenzionali omissioni e storture fatte in mala, anzi pessima, fede.

Intendiamoci: io non ho molto tempo da dedicare a scrivere post nel mio blog, quindi non pensiate che gli unici esempi di ciò che ho descritto sono quelli che trovate qui.
Quando si parla di citare una fonte seria, da parte dei Marcianò Bros in particolare o degli sciachimisti in generale, il lavoro di taglia—cuci—aggiungi—deforma—inganna che ho illustrato è la regola, non l’eccezione.
Infatti, se ci fate caso, nei post dei due fratelloni imbroglioni (ma anche in quelli degli altri siti sciachimisti), sono sempre e solo linkati altri loro post o pagine di altri siti sciachimisti e praticamente mai la fonte originale.
Perché? Evidentemente per impedirne, o per lo meno renderne il più difficoltoso possibile, il reperimento e quindi il confronto con quanto scritto da loro: confronto dal quale emergerebbero tutte le censure, forzature e distorsioni attuate, nonché le balle inserite a forza e non presenti nell’originale.
Una dimostrazione di ciò si trova anche nel post che ho appena esaminato, dove ’o professore Antonio Marcianò indica come fonte il sito della Lenntech, ma si guarda bene dal linkare la pagina precisa che è stata presa come riferimento e poi bellamente stuprata: è già grasso che cola, rispetto alle sue abitudini, che metta un link alla pagina principale del sito della Lenntech.

Tra l’altro, per chi non l’avesse ancora capito, questo comportamento spiega perché, spesso e volentieri, i fratelli Marcianò vengano criticati per la loro preparazione e i loro comportamenti.
Infatti se è vero che la regola generalmente valida è che si deve discutere sul messaggio e non sul messaggero, è anche vero che una notevole eccezione si deve avere quando messaggio e messaggero coincidono: la scelta di ciò non dipende dai critici, ma dal messaggero stesso che sceglie di fare tale identificazione, e che quindi si deve assumere la responsabilità delle conseguenze.

In altre parole, se Tizio afferma che una cosa è così perché lo dice lui, fa coincidere messaggio e messaggero: chiunque voglia andare a verificare le credenziali e l’affidabilità della fonte è obbligato da Tizio ad andare a verificare le credenziali e l’affidabilità di Tizio stesso.

Dato che i Marcianò Bros usano prevalentemente se stessi come fonte primaria, nessuna meraviglia se si va a verificare quanto siano persone serie e preparate: la scelta è loro, loro la responsabilità di questo. E se andando a verificare si scopre che non solo la loro preparazione nei campi in cui pretendono di discettare è nulla ma anche che imbrogliano a tutto spiano, la colpa rimane loro e delle loro scelte: dopo tutto se Tizio ruba è lui che si sputtana come ladro, rubando, e certo non lo denigrano quelli che scoprono e mettono in luce i suoi furti.